Abbiamo appreso con sgomento la notizia della morte di un uomo di 45 anni, Bruno Modenese, originario di Pellestrina, all’Ospedale Civile SS. Giovanni e Paolo dopo un ricovero in Diagnosi e Cura Psichiatrico avvenuto lo scorso 16 settembre. I contorni della vicenda appaiono ancora sfumati e saranno compito della magistratura i dovuti accertamenti e l’individuazione di eventuali responsabilità di questa morte improvvisa.
Come associazioni e cittadini da anni impegnati per la tutela dei diritti fondamentali delle persone con sofferenza mentale e per contrastare pratiche psichiatriche (che nulla hanno di terapeutico) ancorate a una cultura custodialistica fortemente lesiva dell’integrità e della dignità degli utenti non possiamo esimerci dal porci domande intorno ad alcuni elementi riportati dalla stampa che ci pare rendano particolarmente drammatico l’accaduto: il fatto che l’uomo fosse stato sedato e contenuto (legato) dopo una richiesta d’aiuto spontanea e il ricovero, e che al decesso, avvenuto dopo il trasferimento in rianimazione, presentasse ecchimosi sul volto e il setto nasale rotto.
Stringendoci ai famigliari della vittima chiediamo, pur consapevoli della necessità di potenziare le risorse e il personale dei servizi, che sia fatta piena chiarezza sull’accaduto; e di nuovo, a tutela di tutta la cittadinanza, chiediamo con forza che venga abolito il ricorso alla contenzione, una pratica aberrante e pericolosa che i protocolli regionali, con lo scopo di regolamentarla, finiscono per continuare a legittimare.
Archivio Basaglia
Associazione Festival Dei Matti
Cgil Venezia
Cgil Veneto
Cittadinanza e Salute
ConfBasaglia
Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale
..e tu slegalo subito
Unasam (Unione Nazionale Associazioni per la Salute Mentale)